Storia del Comune

In tempi antichissimi i territori di Masi Torello e Masi S. Giacomo erano costituiti da paludi e acquitrini, posti al margine dell’antico corso del Sandolo. Sebbene le prime notizie date su questo territorio si abbiano solo a partire dal XIII secolo, è anche vero che non si può negare che la zona abbia avuto i suoi più antichi abitanti vari secoli prima dell’avvento di Cristo.
L’etimologia di Masi S. Giacomo e Masi Torello è sconosciuta, per cui neanche le denominazioni dei due centri ci aiuta al fine di una collocazione nel tempo della loro origine.
Per Masi Torello due sono le principali teorie sull’origine del nome. Secondo Frizzi e Tallandini, Masi deriverebbe da “Manso”: misura agraria di circa 40 tornature odierne introdotta dal Vescovo Mansi. Torello invece deriverebbe dall’antica famiglia Torelli, dipendenti dei Salinguerra, a cui apparteneva la zona come bene feudale, nel dominio estense. Secondo Pardi, invece, Masi deriverebbe da “Mansus” cioè podere, e Torello da “Torellus” che in latino medioevale corrispondeva a “corda ritorta”, quindi Masi Torello significherebbe secondo il Pardi “paese dove si lavora la corda”, cioè centro di artigiani cordai.
Masi S.Giacomo deve il proprio nome alle chiese dedicate a S.Giacomo, che i Signori edificarono in memoria di Giacomo Torelli, figlio di Salinguerra II. Le prime notizie certe risalgono al 1218, quando Simeone, arcivescovo, rivestiva i Torelli-Salinguerra di alcune terre nei fondi di Codrea, Contrapò e località vicine. Nel 1238, in alcune pergamene esistenti nel monastero di S.Andrea a Ferrara, si leggono: nomi di “Mansus Tourelli” e “Ville Mansorum Torelli”.
Nel trecento la documentazione sui fondi agricoli di questo territorio è relativa a due Pievi diverse: S.Leonardo di Masi Torello era legato alla Pieve di Contrapò, mentre S.Giacomo a Voghiera. Molti fondi e casate risultano di proprietà dei Monasteri ferraresi e venivano concessi in affitto o in uso a famiglie di contadini locali. Nel censimento del 1431 il territorio di Masi Torello contava 285 abitanti e aveva una superficie seminativa inferiore solo a quella di Copparo. Queste terre, per la loro fertilità, che di molti monasteri ferraresi, erano proprietà anche di Nobili e importanti famiglie ferraresi, come quelle degli Ariosto che possedevano i fondi denominati “Teste del Vescovo” e “Trebbo”.
Il più antico registro dei battesimi delle Parrocchie di Masi Torello risale al 1576. I più antichi non registrati: Guerra e Rascazzi.
Fino al 1498 il territorio dei Masi continuò a gravitare attorno a Ferrara, poi con la Repubblica Cisalpina venne a far parte del vasto “Comune di Trava” con sede a Portomaggiore. Nel 1816, con il riordino pontificio, Masi Torello mantenne l’estrazione municipale che aveva ottenuto nel 1805, con il Regno d’Italia, in quanto considerato comune di terza categoria (1382 abitanti). Nel 1817 divenne frazione di Portomaggiore e nel 1860 il masese divenne frazione di Portomaggiore e, a tutti gli effetti, territorio portuense.
Questa situazione durò praticamente un secolo: con decreto del Presidente della Repubblica on. Granchi il 1° Agosto 1959 Masi Torello veniva elevato a capoluogo di Comune.
I deputati ferraresi On. Giorgio Tancredi e l’On. Natale Gorini, interpretando l’opinione della popolazione, solo due anni prima avevano rappresentato alla Camera dei Deputati il progetto di legge n.3145 per l’elezione di Masi Torello a Comune autonomo, determinando il definitivo distacco di Portomaggiore.
In data 6 e 7 novembre 1960 vi furono le prime elezioni amministrative della storia del Comune di Masi Torello. Fu eletto Sindaco l’On. Giorgio Franceschini.
Il resto è storia recente...

torna all'inizio del contenuto